Festival della legalità anno terzo, l’iniziativa realizzata dalla associazione di promozione sociale Democrazia nelle Regole col sostegno del MIUR ha fatto venerdì 3 marzo un significativo passo avanti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare ragazzi e ragazze ai temi della legalità e delle regole condivise che avvicinano realtà geograficamente distanti ma vicine per condivisione di valori e nell’aula magna della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino interesse e partecipazione sono stati davvero notevoli. suggestivo e singolare ad un tempo il tema dell’incontro, “Le regole del mio mondo giovane”. Nell’ultimo decennio DnR si è posta come obiettivo proprio la promozione della cultura delle regole sul territorio nazionale avendo come interlocutori privilegiati cittadini e studenti, spesso disorientati da una crescente disaffezione al mondo dei valori costituzionali sottesi alle regole che garantiscono la convivenza civile della nostra società. Regola è la parola chiave, intesa come fondamento di libertà e solidarietà per tutti i cittadini che desiderano comprendere il senso profondo che i Costituenti vollero dare agli articoli 2 e 3 della Costituzione. Non è vuota retorica, ma un tentativo calato nella realtà del tessuto sociale del nostro paese, come ha sottolineato il presidente della associazione, Giulio Bacosi, ponendo l’attenzione proprio sull’aspetto valoriale dell’iniziativa: “Il Festival della Legalità – è quanto di più bello ed emozionante possa esistere per chi ha dedicato la vita al Diritto. Sarebbe sterile pensare alle regole come ad un qualcosa di arido, esse sono un valore ed è un dovere instillare nei giovani amore per tali regole”.
La riflessione di quest’anno punta l’attenzione su 5 ambiti di interesse degli studenti: famiglia, ricerca, sport, politica, sociale. Seguendo le regole che derivano dalla nostra Costituzione si possono raggiungere risultati di eccellenza nella vita e l’eccellenza è veramente tale se tiene conto dei valori della solidarietà e della tolleranza. Lo hanno testimoniato i numerosi ospiti della giornata e i rappresentanti delle istituzioni presenti, dalla vicepresidente della Camera Marina Sereni, al Prefetto Rosanna Rabuano in rappresentanza del Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Il Sottosegretario del MIUR Vito De Filippo, che trattenuto da impegni istituzionali ha voluto mandare un messaggio a tutti i presenti. Durante la tavola rotonda, moderata dal vicedirettore del Tg1 Rai Filippo Gaudenzi, gli studenti, provenienti da tutta Italia, hanno dialogato con Maria Cristina Antonucci, Ricercatore in Scienze Sociali presso il CNR, Matteo Cavagnini e Mohamed (Giulio) Sanna Ali, Capitano e Presidente del Santa Lucia Basket Roma, Domenico Mastrolitto, Direttore Campus Bio-Medico Spa e Segretario UCID Lazio. Si è parlato di Regole, propedeutiche alla legalità; quelle che che portano all'eccellenza ma che danno anche il senso della vita, del sacrificio: “Il rispetto delle regole – ha riflettuto il Presidente del Santa Lucia Basket - è il cuore dello sport, il primo e più alto insegnamento che ci viene dalla nostra carriera. Atleti che rispettano le regole in campo sono persone che le rispettano nella vita di ogni giorno, a beneficio non solo della legalità ma anche dell’inclusione e della solidarietà”. Gli studenti hanno avuto modo di porre domande a tutti i testimonial .Nessuna ipocrisia o retorica, ma un dialogo orizzontale a partire dai temi di attualità. I giovani delle scuole avevano partecipato a un contest fotografico, realizzando foto che potessero raccontare il valore delle Regole. Ne son arrivate centinaia. A rappresentare Regole che possono raggiungere risultati di eccellenza nella vita se tiene conto dei valori della solidarietà e della tolleranza, se sottolinea valori fondamentali come quello dell'accoglienza e della integrazione, con iniziative concrete di solidarietà; attraverso gesti piccoli e semplici ma fondamentali nella vita quotidiana. In tutto questo la responsabilità e il coinvolgimento degli insegnanti che con le famiglie devono lavorare affinché gli studenti possano uscire dalla gabbia del mondo virtuale e diventare cittadini attivi del mondo reale.
Il Festival della Legalità è il completamento di quanto viene svolto a livello locale con passione e metodo dal Presidente Giulio Bacosi, in tutta Italia, attraverso la sigla di Protocolli con i Prefetti e incontri nelle scuole. Non deve rimanere solo una bella esperienza,il percorso deve continuare. E i ragazzi lo chiedono, pongono domande, desiderano dialogare con gli esperti per diventare protagonisti. L'Associazione ci mette la faccia, il sacrificio ma anche la soddisfazione di vedere tanti volti di ragazzi e ragazze, illuminati dalla speranza. E allora via alle domande. Ed è bello che a porre una domanda ai due atleti paralimpici, sia una studentessa disabile; è importante che la Vicepresidente della Camera sappia dialogare con i giovani. E tutti sono accomunati da quell'art.2 della Costituzione che sottolinea il principio di solidarietà. Sono tante le iniziative che da questa giornata prenderanno un avvio concreto da Nord a Sud nel nostro bel paese. Non è la fine di un Festival, ma un traguardo da cui ripartire.
Fonte: Nuovo Corriere di Roma - Francesco Vitale
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