Ascolta Giulio Bacosi
Il 2 giugno è per tutti noi la Festa della Repubblica.
Un giorno, il 2 giugno del 1946, nel quale si scelse (col voto finalmente anche della popolazione femminile) di rinunciare alla Monarchia, di varare la Repubblica e di eleggere un’Assemblea Costituente che decidesse le Regole del gioco.
Andiamo allora a rileggere qualche norma della Carta, nella versione oggi vigente.
Alla domanda su come si articola la Repubblica – che l’art.5, Principio Fondamentale, riconosce “una e indivisibile” – risponde l’art.114 alla cui stregua essa (la Repubblica appunto) “… è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.
Stando poi all’art.120, ciascuna Regione italiana – oltre a non potere istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni, né limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale – non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni stesse.
Viva la Repubblica allora. Viva l’unità nazionale. Viva – dal momento in cui lo Stato lo consentirà - la possibilità di circolare liberamente tra le Regioni.
Sarà una Festa doppia per tutti, senza dimenticare di attivare, tutti e ciascuno, una buona dose di prudenza e buon senso.
Perché anche ciascuno di Noi è la Repubblica.
Poche Regole chiare ci salveranno tutti.
(Giulio Bacosi)
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