Ascolta Giulio Bacosi, Presidente di Democrazia nelle Regole (ai microfoni dell'Agenzia Italia Stampa)
A quanto ormai pare ragionevole almeno quanto verosimile, si tornerà a scuola a settembre.
Dobbiamo fare un plauso ai nostri docenti e ai nostri ragazzi che - dall’oggi al domani, come vedo in presa diretta dalle mie figliole - si sono organizzati per virtuali (ma reali) lezioni a distanza; almeno quelli che possono farlo…: dobbiamo rammentare, con più d’una punta di rammarico, che purtroppo non tutti hanno ancora i necessari strumenti a disposizione.
Ecco uno degli effetti – auspichiamo – “positivi” della pandemia: una forma di accelerata responsabilizzazione.
O meglio, di auto-responsabilità.
E’ un principio che noi giuristi conosciamo bene: il principio di auto-responsabilità è quello che ci consente, ciascuno, di affidarci agli altri, a coloro che ci circondando, con senso di maggior sicurezza, confidando sul fatto che ciascuno sa bene quello che fa.
Tutto vero?
Se teniamo sul serio alle libertà costituzionali – ivi compresa quella di iniziativa economica dei privati, siccome inscritta all’art.41 della Carta - dobbiamo muovere dal presupposto indefettibile della capacità, in capo a tutti e a ciascuno, di saperle esercitare in un modo – come quella norma mirabilmente ci insegna – che non contrasti con l’utilità sociale, né rechi danno alla “sicurezza, alla libertà e alla dignità umana”.
Di fronte alla mastodontica “ripresa economica” che ci attende, essere liberi (e meno burocratizzati) significa saper scegliere responsabilmente cosa fare e come farlo, con più controlli ex post e meno lacci e lacciuoli ex ante.
Significa sforzarsi di fare quello che i nostri Ragazzi – ben guidati dai loro Docenti – si stanno sforzando rapidamente di imparare a fare in queste ore surreali e ad un tempo drammatiche.
(Giulio Bacosi)
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