Perché parlare di «regole»? E perché parlare di «democrazia»? Cos’è allora la Costituzione? E cosa intende quest’ultima quando indica «doveri inderogabili» e quando poi pone dei «limiti», a cosa e perché? Dove inizia e dove finisce la «mia» libertà? Ma anche: il virtuale è reale? Questi sono solo alcuni degli interrogativi sorti durante il dialogo sul tema “Libertà di espressione ex art. 21 Cost. e Cyberbullismo”. E una delle immagini più significative ed entusiasmanti dell’incontro, tenutosi presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Statale “G. Banzi Banzoli” di Lecce, è il volto di una giovanissima studentessa che, con un po’ di timidezza e imbarazzo, abbozza brevemente, ma con molta saggezza, una delle più salienti differenze tra lo Stato democratico e lo Stato totalitario, in una similitudine, forse non troppo distante dalla verità, con il bullismo. È uno Stato che ti spia e ti segue dalla culla alla tomba, decide al posto tuo cosa credere e cosa dire, cosa scrivere e cosa pensare, si è detto in proposito. E tra gli studenti c’è curiosità e fame di conoscere, di domandare come di affermare che: «Sì, il Cyberbullismo non è un fenomeno così distante dalla vita di ciascuno», ma lo si può battere insieme, con gli strumenti più adeguati, con la maturazione di competenze assertive idonee, e con una «sana e robusta» Costituzione. Questi sono stati, in buona sostanza, i suggerimenti avanzati con gli interventi – accolti con attenzione ed entusiasmo di tutti – dei relatori che hanno presieduto all’evento: Avv. Valentino Leuzzi, Delegato Distrettuale di Democrazia nelle Regole, Dott. Luigi Mastroniani, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, Dott.ssa Laura Miglietta, Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a indirizzo neuropsicologico, Dott.ssa Angela De Salvatore, Pedagogista e Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Valentino Leuzzi
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